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AVVIO AL RIASSUNTO



                      DALLA PRIMA ALLA TERZA PERSONA – Proposta 6




            Nella proposta di riassunto di un testo scritto in prima persona, preliminarmente
            sarà opportuno ribadire ai bambini che essi non sono i protagonisti bensì gli “spet-
            tatori” della storia che stanno per sintetizzare. Ecco perché è necessario raccontare in
            terza persona, adattando il testo in modo da modificare opportunamente i pronomi
            personali e le persone del verbo.









                              A un passo dal pericolo



            Riassumi con la tecnica dell’eliminazione:
          • traccia una riga sulle parti che non sono indispensabili;
          • trascrivi le parti rimaste collegandole nel modo opportuno e volgendole
              in terza persona;
          • infine, controlla la punteggiatura.
            Fai attenzione a mantenere il significato complessivo del racconto.


            Era ormai sera: avevamo lavorato in acqua l’intera giornata. Stanchi e ubriachi
            di sole, i miei amici erano risaliti in barca e mi stavano cercando lungo la costa

            dell’isola.
            Io mi trovavo da solo a un’imboccatura strettissima del golfo, ancora vestito
            da palombaro, spiando l’acqua torbida e temendo l’eventuale ingresso di uno
            squalo in laguna. Avevo raccolto crostacei e animaletti noiosi per ore e ore.
            Adesso desideravo posare gli occhi su un pesce chitarra o, chissà, un pinne-nere
            gagliardo.
            Avvertii d’un tratto, sott’acqua, il ronzio familiare della barca. La vidi sbucare
            dietro una roccia e venirmi incontro diritta. Quando la lancia mi fu a una trentina
            di metri, non so per quale istinto, gettai un’occhiata sott’acqua: giusto in tempo

            per accorgermi che uno squalo di almeno un paio di metri stava per piombarmi
            addosso. Vidi soltanto il colore grigio scuro e una testona quadra e piatta da far
            pensare di colpo al peggio.
            A dir tutto questo io impiego ora cento parole, ma la scena si svolse in meno
            di un secondo: al punto che non ebbi neppure il tempo di accennare la benché
            minima reazione.
            Avrei potuto buttarmi da un lato, avrei potuto almeno gettare un urlo. Niente:

            come impietrito, rimasi a guardare quel fulmine in arrivo.
            Quando fu a meno di un metro dalle mie gambe, come preso da un improvviso
            terrore di incontrare me sulla sua strada, l’animale fece uno scatto violento e fuggì

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