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IL COMPITO DI REALTÀ
MODALITÀ DI LAVORO PREVISTE in piccolo gruppo
COLLOCAZIONE TEMPORALE E TEMPO STIMATO PER IL COMPITO
• Secondo quadrimestre (aprile-maggio)
• Tempo complessivo:
12 ore: 2 ore per la documentazione; 4 ore per la progettazione e realizzazione del tabellone;
2 ore per l’ideazione e la scrittura dei contenuti delle caselle; 2 ore per il recupero degli oggetti
e il loro adattamento a pedine e per la realizzazione del dado; 1 ora per la predisposizione della
plancia di gioco; 1 ora per la prova del gioco ed eventuali interventi di correzione.
MATERIALI E STRUMENTI DA METTERE A DISPOSIZIONE
• fogli per appunti, materiale di cancelleria, fogli di dimensioni adeguate, cartoncino, strumenti
per il disegno geometrico, flaconi e materiali di recupero, nastro adesivo, colla
• disponibilità di più tablet e/o computer
VALUTAZIONE
• Griglie per la valutazione delle competenze trasversali e disciplinari (da pagina 88 di questa Guida)
AUTOVALUTAZIONE
• Scheda di autovalutazione individuale presente nel libro di testo.
• Confronto in grande gruppo per valutare insieme che cosa ha funzionato meglio e che cosa si
potrebbe migliorare, nel caso l’iniziativa fosse ripetuta, e per manifestare le proprie emozioni.
Indicazioni metodologiche e suggerimenti di percorso
Per introdurre l’iniziativa, riuniamo la classe in cerchio e informiamola del “compito
speciale” che stiamo per affidarle proponendo la pagina 212 del libro delle Letture; lascia-
mo quindi un tempo adeguato per domande e richieste di chiarimenti.
• Preliminarmente recuperiamo una scatola del gioco tradizionale, esaminiamone il
contenuto e riserviamo al suo utilizzo qualche intervallo tra le lezioni, per assicurarci che
tutte e tutti lo conoscano.
• Recuperate le informazioni utili allo scopo, sollecitiamo il confronto in grande gruppo
per prendere le decisioni necessarie alla progettazione del gioco, così come suggerisce il
punto 1 della traccia presente nel libro delle Letture.
Si tratta sicuramente di un momento importante per partire con il piede giusto, ma nel
quale potrebbero crearsi attriti e confusione. Anticipiamolo alla classe e proponiamo di
disciplinare questa fase nominando:
- il moderatore, che assegnerà di volta in volta la parola alle compagne e ai compagni;
- il registratore, che scriverà alla lavagna o alla digital board le proposte che emerge-
ranno di volta in volta.
Una votazione con decisione a maggioranza potrà eventualmente facilitare le scelte nel
caso in cui il grande gruppo non riesca a trovare un accordo.
• Organizziamo quindi i piccoli gruppi, prediligendo una composizione eterogenea per
favorire il tutoring tra pari e chiedendo di stabilire gli incarichi: chi farà da portavoce
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