Page 107 - investgaguida4
P. 107

VERIFICA DI CONOSCENZE E COMPETENZE                  3                  ASCOLTO



                         Obiettivo
                         - Ascoltare e comprendere il significato globale di un testo letto dall’insegnante,
                           anche in base al tono di voce utilizzato, e individuarne le informazioni principali.



                        CHE NOIA DIVENTARE GRANDI!


                – Non voglio diventare grande! – disse con decisione Pippi.
                – Nemmeno io! – fece eco Annika.
                – Davvero, non c’è da augurarselo... – approvò Pippi. – Le persone grandi non si diver-

                tono mai; hanno solo molto da lavorare, degli abiti buffi, i calli e le tasse comunali.
                – Che noia dover diventare grandi! – confermò anche Tommy.
                – E chi ha mai detto che si debba? – chiese Pippi. – Se la memoria non m’inganna,
                devo avere un paio di pillole da qualche parte...
                – Che pillole? – domandò Tommy.
                – Delle pillole ottime per chi non vuole diventar grande! – disse Pippi.
                Cercò dappertutto, in armadi e cassetti, e un istante dopo ricomparve con tre
                granelli del tutto simili a piselli gialli.
                – Sembrano proprio dei piselli, eh? E invece non lo sono affatto... – spiegò Pippi.

                – Sono pillole Cunegunde. Me le diede molto tempo fa un vecchio capo indiano.
                – Bastano queste pillole? – chiese Annika, dubbiosa.
                – Senz’altro! – assicurò Pippi. – Ma bisogna inghiottirle al buio, e recitare questa
                formula magica: “Piccole e belle Cunegunde, non voglio mai diventare grunde!”.
                – “Grande”, vuoi dire... – la riprese Tommy.
                – Se ho detto “grunde” significa che voglio dire “grunde”! – disse Pippi. – Il trucco
                sta proprio qui: quasi tutti dicono “grande”, e non potrebbero commettere sbaglio

                peggiore, perché allora si comincia a crescere e non si smette più.
                – Non ho il coraggio di mangiare queste pillole... – disse Annika, spaventata.
                – Sarebbe terribile, se dovessi sbagliare.
                – Non puoi sbagliare! – la rassicurò Pippi. – Se lo pensassi sta’ certa che non ti
                offrirei le mie pillole.
                – Va’ là che non sbagli, Annika! – la incitò Tommy.
                Pippi diede a Tommy e ad Annika una pillola Cunegunda per ciascuno, mentre un
                brivido d’emozione correva loro per la spina dorsale: pensate, un attimo dopo le
                pillole miracolose si sarebbero depositate nel loro stomaco, e questo era sufficiente

                perché non dovessero mai, mai diventare grandi. Che meraviglia!
                – Piccole e belle Cunegunde, non voglio mai diventare grunde! – recitarono tutti
                e tre contemporaneamente.
                Era fatto. Pippi riaccese la luce.
                – Splendido! – esclamò. – Com’è semplice evitare di diventare grandi, di avere calli e
                altri malanni. Solo, le pillole sono rimaste così a lungo nel mio armadio, che non si
                può essere proprio matematicamente sicuri che non abbiano perduto il loro potere.



          108
   102   103   104   105   106   107   108   109   110   111   112