Page 108 - investgaguida4
P. 108
ASCOLTO VERIFICA DI CONOSCENZE E COMPETENZE 3
Annika stava pensando.
– Oh Pippi, – disse sgomenta – e tu che dovevi fare il pirata, da grande!
– Via, posso diventarlo ugualmente! – commentò Pippi.
– Immaginate, – riprese dopo un attimo – immaginate una vecchietta che si trovi
a passare di qui fra moltissimi anni e ci scorga a giocare in giardino. Allora forse
ti chiederà, Tommy: “Quanti anni hai, bambino mio bello?”, e tu risponderai: “Cin-
quantatré, se ben ricordo!”.
Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe, Salani Editore
CHE NOIA DIVENTARE GRANDI!
1 Dopo aver ascoltato la lettura del testo, rispondi alle domande.
• Chi è il personaggio principale del racconto? ...................................................................................................
• Da che cosa lo capisci?
Parla più degli altri e decide lei che cosa fare.
Il narratore la presenta e la descrive.
• I bambini con cui parla Pippi sono:
due maschi un maschio e una femmina due maschi e una femmina
• Quali sono le caratteristiche dei grandi, secondo Pippi? Indica con le 7.
Non si divertono mai. Lavorano molto. Prendono molte pillole.
Si vestono in modo buffo. Sono brutti. Pagano le tasse.
• Indica con le 7 quali tra le seguenti affermazioni esprimono correttamente
i contenuti del racconto.
All’inizio i tre bambini dicono di non voler diventare grandi.
Pippi convince faticosamente i suoi amici che diventare grandi è brutto.
Pippi possiede delle pillole magiche che impediscono di diventare grandi.
Annika ha paura di prendere le pillole.
Le pillole magiche funzionano solo se ingoiate all’aperto.
I tre bambini ingoiano le pillole al buio.
I bambini recitano la formula magica a turno, uno alla volta.
L’effetto delle pillole è matematicamente sicuro.
Pippi non è sicura dell’effetto delle pillole, perché sono vecchie.
• Quale elemento prevale in questo racconto?
Il dialogo La descrizione dei personaggi La narrazione dei fatti
• In quale modo definiresti la lettura che l’insegnante ha fatto di questo testo?
Una lettura espressiva, in cui il tono di voce cambiava a seconda del
personaggio che parlava.
Una lettura inespressiva, in cui il tono di voce era sempre abbastanza uniforme.
109