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ITALIANO   PRODUZIONE SCRITTA                                             IL RIASSUNTO
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                       DALLA PRIMA ALLA TERZA PERSONA – Proposta 6




                Questa attività può essere proposta dopo “Dalla prima alla terza persona” (Focus
                Scrittura, pagine 88 e 89).
                Nella proposta di riassunto di un testo scritto in prima persona, preliminarmente
                sarà opportuno ribadire ai bambini che essi non sono i protagonisti bensì gli “spet-
                tatori” della storia che stanno per sintetizzare. Ecco perché è necessario raccontare in
                terza persona, adattando il testo in modo da modificare opportunamente i pronomi
                personali e le persone del verbo.







                                       A un passo dal pericolo


               	 Riassumi	con	la	tecnica dell’eliminazione:
             	 •	traccia	una	riga	sulle	parti	che	non	sono	indispensabili;
             	 •	trascrivi	le	parti	rimaste	collegandole	nel	modo	opportuno	e	volgendole
                	 in	terza	persona;
             	 •	infine,	controlla	la	punteggiatura.
             	  Fai	attenzione	a	mantenere	il	significato	complessivo	del	racconto.


                Era ormai sera: avevamo lavorato in acqua l’intera giornata. Stanchi e ubriachi
                di sole, i miei amici erano risaliti in barca e mi stavano cercando lungo la costa

                dell’isola.
                Io mi trovavo da solo a un’imboccatura strettissima del golfo, ancora vestito da
                palombaro, spiando l’acqua torbida e temendo l’eventuale ingresso di uno squalo
                in laguna. Avevo raccolto crostacei e animaletti noiosi per ore e ore. Adesso de-
                sideravo posare gli occhi su un pesce chitarra o, chissà, un pinne-nere gagliardo.
                Avvertii d’un tratto, sott’acqua, il ronzio familiare della barca. La vidi sbucare dietro
                una roccia e venirmi incontro diritta. Quando la lancia mi fu a una trentina di metri,
                non so per quale istinto, gettai un’occhiata sott’acqua: giusto in tempo per accor-
                germi che uno squalo di almeno un paio di metri stava per piombarmi addosso.

                Vidi soltanto il colore grigio scuro e una testona quadra e piatta da far pensare di
                colpo al peggio.
                A dir tutto questo io impiego ora cento parole, ma la scena si svolse in meno di un
                secondo: al punto che non ebbi neppure il tempo di accennare la benché minima
                reazione.
                Avrei potuto buttarmi da un lato, avrei potuto almeno gettare un urlo. Niente: come
                impietrito, rimasi a guardare quel fulmine in arrivo.

                Quando fu a meno di un metro dalle mie gambe, come preso da un improvviso
                terrore di incontrare me sulla sua strada, l’animale fece uno scatto violento e fuggì


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