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Didattica d’aula
• Scambio di ruoli Riproponiamo lo stesso percorso chiedendo alle due coppie di ogni
gruppo di scambiarsi i ruoli.
Facciamo quindi il punto sul significato dei termini spesa, guadagno e ricavo, per poi
fissare bene le regole di calcolo: l’aggancio all’attività pratica appena svolta faciliterà
i bambini nella comprensione.
GEOMETRIA
Trapezi e parallelogrammi
L’attività laboratoriale suggerita è utile per aiutare i bambini a
cogliere la caratteristica che differenzia i trapezi dai parallelo-
grammi: una o due coppie di lati paralleli.
Chiediamo agli alunni di applicare le conoscenze acquisite in
merito al disegno geometrico e di:
• disegnare su un foglio una serie di linee parallele e ritagliarle
per realizzare delle strisce;
• disegnare su un foglio di carta velina un triangolo isoscele, uno
rettangolo e uno scaleno;
• sovrapporre e incollare i triangoli sulla striscia di linee parallele
come indicato a lato, infine di ripassare il contorno delle figure
determinate dalla sovrapposizione.
Domandiamo quindi di individuare la caratteristica comune alle fi-
gure considerate: tutte possiedono una coppia di lati paralleli.
Successivamente consideriamo le ulteriori caratteristiche delle
singole figure per introdurre i nomi dei diversi trapezi.
Proponiamo un’attività simile anche per i parallelogrammi: chiediamo ai bambini di usa-
re la carta velina per realizzare strisce di “linee parallele” di due altezze diverse, quindi di
sovrapporle come a lato per individuare figure
differenti:
• con due strisce uguali posizionate perpendi-
colarmente tra loro si ottiene un quadrato;
• con due strisce di altezze diverse e perpendi-
colari si ottiene un rettangolo;
• con due strisce uguali e non perpendicolari
si ottiene un rombo;
• con due strisce di altezze diverse e non per-
pendicolari si ottiene un parallelogramma.
Individuiamo insieme la caratteristica comu-
ne a tutte le figure: esse hanno due coppie
di lati paralleli.
Passiamo quindi a considerare le caratteristi-
che delle diverse figure: angoli, lati, altezze e
così via.
A conclusione dell’esperienza, osservando i due gruppi di figure, per gli alunni sarà facile
dedurre che tutti i parallelogrammi sono anche trapezi, ma i trapezi non possono
essere anche parallelogrammi.
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