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Didattica d’aula



               Un’altra difficoltà che può emergere riguarda il rapporto tra l’oggetto concreto che rappre-
               senta una frazione e l’astrazione del concetto di frazione, come nel caso rappresentato sotto.


                    Questa pizza è       Se ne mangio un pezzo,             Se poi ne offro una
                    divisa in 8 parti.    quanti pezzi mangio?             fetta a Tobia, quanti
                                                                 1         pezzi mangia Tobia?     1
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               La risposta scorretta deriva da una lettura che tiene conto di “ciò che si vede” e non del-
               la situazione di partenza. In questo caso aiutiamo il bambino in difficoltà a ripercorrere
               l’intera situazione insistendo sul fatto che occorre far sempre riferimento all’intero di
               partenza: fotocopiamo Attività 2 (pagina 30) di questa Guida e ritagliamo la prima parte
               in modo da posizionare la “torta” divisa in fette sopra al “vassoio”, poi seguiamo questa
               scansione di lavoro:
               • togliamo una fetta, chiediamo al bambino di indicare di quale frazione si tratta (1/4), poi
                 rimettiamo la fetta al suo posto;
               • togliamo un’altra fetta, chiediamo nuovamente al bambino di esplicitare la frazione (1/4),
                 poi rimettiamo la fetta al suo posto;
               • togliamo ancora la prima fetta ed esprimiamo la frazione (1/4), successivamente toglia-
                 mo la seconda fetta: se il bambino dice che è pari a 1/3, aiutiamolo a ragionare sull’in-
                 tero di partenza attraverso domande-stimolo (In quante fette era divisa l’intera torta? Su
                 4 fette, quante ne hai prese l’ultima volta?);
               • se la difficoltà permane, possiamo utilizzare la seconda parte della Scheda, che propone la
                 stessa torta divisa in 3 parti: il confronto tra le fette delle due torte renderà chiaro che par-
                 tendo dallo stesso intero 1/3 non può essere associato a due fette di dimensioni diverse.
               In questo caso potrebbe essere efficace anche l’intervento di un compagno di clas-
               se che aiuti l’alunno nella comprensione: infatti, spesso i coetanei offrono modelli più
               semplici e usano tra loro un linguaggio più immediato.


                 Ordinamento e confronto dei numeri decimali
               Ordinare e confrontare i numeri decimali per i bambini è spesso un compito comples-
               so in quanto, a differenza dei numeri naturali, tra due numeri decimali progressivi
               esiste sempre almeno un numero maggiore del primo e minore del secondo (per
               esempio, tra 0 e 1 non ci sono altri numeri naturali. Ma se consideriamo i numeri decimali,
               ci sono tanti numeri come 0,1 o 0,2 e così via; allo stesso modo tra 0 e 0,1 ci sono tanti
               numeri come 0,01 o 0,02 e così via).

               Se non sarà possibile recuperare dei metri in carta, come suggerisce la pagina 135 della
               sezione “Laboratorio”, costruiamo insieme ai ragazzi una linea murale dei numeri con la
               virgola utilizzando strisce di carta. Per realizzarla sarà anche utile correlare i numeri decimali
               alle frazioni, quindi diciamo agli alunni che consideriamo una striscia come un intero, che
               dividiamo in 10 parti. Appendiamo la striscia e posizioniamo i cartellini 0 e 1, come è
               possibile osservare nell’illustrazione a pagina seguente.

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