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Didattica d’aula
Chiediamo quindi ai bambini di posizionare il cartellino con il numero 0,1 ricordando loro
che 0,1 è come dire 1/10: sarà facile a questo punto individuare che il cartellino va posizio-
nato sulla prima tacca, e così via. Proseguiamo quindi la linea fino al numero 2.
0 1 2
0,1
Con il supporto della linea, facciamo i primi confronti: partiamo dai più semplici
(come “0,1 è minore di 0,8”), per poi passare a quelli più impegnativi (come “0,9 è
minore di 1,2” in cui la cifra dei decimi del primo numero è più alta di quella del secondo
numero, perciò potrebbe trarre in inganno).
Se lo riteniamo opportuno, allo stesso modo costruiamo insieme agli alunni sia la linea
tra 0 e 0,2 per mettere in evidenza il rapporto tra decimi e centesimi, sia la linea tra 0 e
0,02 per mettere in evidenza il rapporto tra centesimi e millesimi. Concludiamo quindi con
Attività 3 (pagina 31) di questa Guida.
Passiamo poi al confronto tra numeri anche senza il sup-
porto della linea. Inizialmente utilizziamo la scomposizione u d c m
in tabella come proposto in Attività 4 (pagina 32) di questa 3,005 3 0 0 5
,
Guida: la tabella, idonea per evidenziare il valore posiziona-
,
le delle cifre, sarà utile quando i numeri possono trarre in 3,02 3 0 2 0
inganno, come nell’esempio a lato. In questi casi potremo 3,005 < 3,02
suggerire ai bambini di aggiungere la cifra 0 nei posti vuoti
a destra del numero, che renderà il confronto più semplice.
MISURA
Le equivalenze tra misure 29 cm
Per evitare che l’esecuzione delle equivalenze si riduca a un eserci-
zio meccanico, partiamo da misurazioni reali e con l’utilizzo del 20 cm e 9 cm
righello. Chiediamo di misurare in centimetri l’altezza del Sussidia- 2 dm e 9 cm
rio e scriviamola alla lavagna, poi scomponiamo il numero intero:
29 centimetri, che è come dire 20 cm e 9 cm; successivamente tra- dm cm
sformiamo 20 centimetri in 2 decimetri in modo da poter riportare 2 9
la misura in una tabella simile a quella proposta a lato.
Consideriamo poi una misura con la virgola, come la
larghezza del Sussidiario che è 23,5 cm: attraverso l’osser-
vazione del righello sarà chiaro che la cifra dopo la virgola
si riferisce a un’unità di misura “più piccola” di quella in
21 22 23 24 25 uso. Passiamo quindi alla scomposizione in tabella.
Proponiamo altre misurazioni dello stesso tipo regi-
strando sempre le misure in tabella, quindi chiediamo agli
23,5 cm
alunni di osservare le diverse tabelle e indicare a quale ci-
dm cm mm fra di riferisce la marca della misura: nei numeri interi
si riferisce all’ultima cifra a destra, mentre nei decimali alla
2 3 5
cifra prima della virgola.
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