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GEOGRAFIA
5 La scossa (indicatori sinistra/destra)
Tutti i bambini sono seduti a terra e si tengono per mano formando un
“cerchio aperto”: i due giocatori che costituiscono le estremità mettono
la mano libera sulla propria testa.
L’alunno che si trova nel punto equidistante tra i due estremi è il conduttore del gio-
co e dà il via alla scossa, stringendo forte e contemporaneamente sia la mano del
compagno a destra sia quella del compagno a sinistra.
Chi riceve la scossa deve trasmetterla velocemente al giocatore a lato pronuncian-
do il nome della mano che utilizza per stringere, finché l’ultimo che la riceve alza la
mano per avvisare che “la scossa è arrivata”.
Binomi locativi e mappe a quattro regioni
È il momento di fare un passo in più: impariamo a
combinare tra loro i binomi locativi, per potere de-
finire le posizioni in una mappa a quattro regioni.
Si tratta di un compito non semplice per i bambini,
perciò possiamo introdurre il nuovo argomento in
modo pratico, collocando vari oggetti in uno scaffale
dell’aula per fare cogliere le differenze di posizione.
Consideriamo dunque le pagine 35 e 36 del testo,
che ci trasportano in un situazioni “marinare”: prima
osserviamo le posizioni degli allegri alunni travestiti da
pirati, poi eseguiamo in classe un’attività di disegno e
ritaglio, per collocare gli animali indicati nel libro nella
giusta posizione.
Per fissare i concetti, possiamo anche realizzare su cartoncino alcune quadrettature
a quattro regioni, sulle quali porre piccoli oggetti in posizioni sempre diverse, e pro-
porre le Attività 6 e 7Attività 6 e 7 di questa Guida (pagine 49 e 50).
I percorsi
Affrontiamo ora l’utilizzo degli indicatori topologici
rispetto a uno spostamento. Mediante la pagina 37,
spieghiamo che possiamo rappresentare uno spo-
stamento con una freccia, la cui punta indica “verso
dove” ci stiamo muovendo. Introduciamo così verso
sinistra/verso destra e avanti/indietro.
Procediamo facendo notare che, quando ci spostia-
mo, partiamo sempre da un punto e arriviamo a un
altro: individuiamo, cioè, un punto di partenza e un
punto di arrivo. Suggeriamo ai bambini di fare alcuni
esempi sulla base della loro esperienza: per esem-
pio, per venire a scuola qual è il punto di partenza di
ciascuno? E il punto di arrivo?
Operiamo anche in modo pratico, facendo loro compiere brevi percorsi in aula: per
esempio, chiediamo a turno a ogni alunno di partire da un determinato punto dell’aula
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