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SCIENZE E TECNOLOGIA


                 I materiali, le funzioni e le parti

                 Facciamo un passo in più con la pagina 66, pertanto  sollecitiamo le bambine e i bam-
                 bini a spiegare di che cosa sono fatti alcuni oggetti di utilizzo quotidiano: per esempio,
                 le posate fornite durante il servizio di mensa, le lenti degli occhiali (se qualcuno della
                 classe li indossa), la porta dell’aula e così via. Citiamo prima esempi di oggetti com-
                 posti da un solo materiale, poi di quelli costituiti da due materiali, anche con l’aiuto
                 dell’ Attività 9Attività 9  di questa Guida (pagina 70). Tale scheda operativa ci permette anche
                 di ampliare il lessico con i nomi di altri materiali (gomma, ceramica e vimini).
                 Consideriamo poi l’esempio di una bottiglia di plastica e osserviamo che il materiale
                 è ciò che la rende pesante o leggera, oppure facile o difficile da rompere, o ancora
                 colorata o trasparente: spieghiamo quindi che dal materiale dipendono molte delle
                 caratteristiche che percepiamo con i sensi. Confrontiamo poi la bottiglia di plastica
                 con una di vetro (con tappo metallico): dimostriamo così che lo stesso tipo di oggetto
                 può essere realizzato con materiali differenti.
                 Per proseguire, affrontiamo la pagina 67 del libro, nella quale scopriamo a che cosa
                 serve un oggetto, cioè qual è la sua funzione. Completiamo questo aspetto con
                 l’ Attività 10Attività 10  di questa Guida (pagina 71), nella quale osserviamo vari elettrodome-
                 stici facilmente riconoscibili: ciò aiuterà la classe ad associare ogni funzione all’ogget-
                 to che la svolge.
                 L’insegnante può poi elencare le funzioni degli altri
                 elettrodomestici per fornire  nuove  conoscenze e
                 lessico (“raffreddare” per il frigorifero, “aspirare la
                 polvere” per la scopa elettrica, “tagliare l’erba” per il
                 tosaerba e così via).
                 Concludiamo il percorso di quest’anno con la propo-
                 sta di tinkering “Fare per imparare”, a pagina 68 del
                 libro. Le alunne e gli alunni devono individualmente
                 smontare un oggetto ed esplorarne le parti per sco-
                 prire com’è fatto, quindi devono riuscire a rimontarlo.
                 Si suggerisce di stabilire un  tempo  massimo per
                 l’esecuzione, in modo da stimolare la capacità orga-
                 nizzativa di ciascuno.
                 Segue un momento collettivo nel quale essi mettono alla prova le proprie capacità lo-
                 giche, cercando di spiegare a che cosa serve e come funziona ciascun oggetto.
                 Una simpatica espansione può essere quella di provare a “inventare” un nuovo og-
                 getto, dopo averne scelto insieme una possibile funzione. Di conseguenza, quali parti
                 dovrà avere? Di quali materiali potrebbe essere fatto? Domande come queste attive-
                 ranno la curiosità delle bambine e dei bambini, sollecitandone le capacità creative e
                 progettuali.






                                              IL COMPITO DI REALTA

                     Lo sviluppo del compito di realtà in prospettiva interdisciplinare si articola nella
                     parte finale di questa Guida, a partire da pagina 124.



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