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SCIENZE E TECNOLOGIA
come il peperoncino, la senape o la mostarda? La sensazione che hai percepito era di
calore, cioè sentivi bruciare la bocca? Un tuo familiare ha mai fatto bruciare una pie-
tanza durante la cottura, per esempio un toast o una torta? Il suo odore ti invogliava
ad assaggiarla?”.
L’olfatto e il naso
È il momento di considerare il senso dell’olfatto e l’organo competente, il naso. Que-
sta volta possiamo ricorrere a un gioco introduttivo: il riconoscimento di varie sostan-
ze di uso comune ma dall’odore intenso e ben caratterizzato, per esempio polvere
di caffè, cacao amaro, zucchero in polvere, borotalco, detersivo in polvere, olio, aceto,
colla in stick... A turno, ogni bambina o bambino con gli occhi coperti annusa un “cam-
pione” di una di queste sostanze, che l’insegnante avvicina al suo naso.
Gli altri non possono dare suggerimenti, ma chi gioca ha diritto di porre una sola do-
manda a chi preferisce per ricevere un indizio.
Quando tutte le sostanze saranno state ricono-
sciute, elenchiamole sulla lavagna e invitiamo
gli alunni a classificarle in due gruppi: quelle che
hanno un buon odore e quelle che non hanno
un buon odore.
A pagina 55 del libro, dopo le definizioni iniziali,
consideriamo gli odori in relazione ad alimenti
noti. L’esercizio ci porta a definire una terza ca-
tegoria: ciò che non ha odore. La discussione
collettiva proposta nella rubrica in pagina ci può guidare a concludere che, nel caso
dell’olfatto, possono esserci anche grandi differenze di percezione.
L’ Attività 5Attività 5 di questa Guida (pagina 65) aggiunge alcuni termini specifici relativi a
questo senso.
Il tatto e la pelle
La prima parte del percorso di Scienze si chiude con il senso del tatto, mediato dalla
pelle. Avviamo l’argomento con alcune domande preliminari, come: “Quando tocchi
oggetti diversi con la punta delle dita, hai sempre la stessa sensazione? E se tocchi un
oggetto freddo prima con la punta delle dita e poi con il dorso della mano, un braccio
e una guancia, percepisci la stessa sensazione con tutte queste parti del tuo corpo?”.
L’obiettivo è cogliere che non solo la pelle delle mani è responsabile del tatto, ma tutta
la pelle che ci riveste.
Possiamo precisare che i polpastrelli delle dita
sono in grado di “sentire” le caratteristiche di
ciò che ci circonda più di altre parti del corpo,
meno “sensibili”.
La pagina 56 del libro propone alcune delle ca-
ratteristiche di un corpo che avvertiamo con il
tatto: esse riguardano la sua superficie (liscio/
ruvido, asciutto/bagnato), la sua consistenza
(duro/morbido) e la sua temperatura (caldo/
freddo).
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