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ACCOGLIENZA
Tutti quelli che...
Obiettivi e tempi
Si tratta di una proposta adatta a rompere il ghiaccio nei primi giorni e, dal mo-
mento che non richiede di mettere in atto abilità particolari, a vincere le ritrosie dei
bambini più timorosi. Gli obiettivi del gioco riguardano la conoscenza reciproca,
attraverso lo scambio di curiose informazioni sulle preferenze di ciascuno.
Allo scopo di mantenere vivo l’interesse per il gioco così da poterlo riproporre con
successo più volte, è consigliabile dedicargli un tempo di circa 10-15 minuti.
Il gioco
Possibilmente in uno spazio ampio seduti per terra oppure in aula disponendo le
sedie in cerchio, gli alunni attendono l’invito dell’insegnante: “Cambiano di posto
tutti i bambini che mangiano latte e biscotti a colazione!” (oppure: che hanno tra-
scorso le vacanze al mare... che possiedono un cane o un gatto... che adorano la
pizza... e così via; la regola è quella di richiedere informa-
zioni che non siano suggerite da qualcosa di osservato o
osservabile sul posto).
Quando gli alunni avranno familiarizzato con il gioco, si
potrà chiedere loro di intervenire, ponendo a turno una
domanda frutto di una loro curiosità.
E dopo il gioco...
Proponiamo ai bambini di illustrare l’invito che li ha più
divertiti.
Indovina il pulcino
Obiettivi
Il gioco aiuta a memorizzare il nome dei compagni, ma anche a stabilire un
contatto fisico, di fiducia e di confidenza con il gruppo.
La preparazione e il gioco
Occorrono una benda, una sedia e un cuscino. Tutti si dispongono in semicerchio,
tranne un bambino (la chioccia) che si siede su una sedia posta di fronte ai com-
pagni, con gli occhi bendati e con un cuscino sulle ginocchia.
A turno i giocatori “fanno i pulcini”: si siedono nella cesta (il cuscino) e pigolano
(per tre volte imitano il verso pio, pio, pio).
Il giocatore-chioccia, bendato, dovrà indovinare il
nome della compagna o del compagno basandosi
solamente su questi suoni e senza toccarlo/a.
Chi viene riconosciuto prende il posto della chioccia e
il gioco prosegue.
E dopo il gioco...
Proponiamo ai bambini di illustrare il momento di gioco
in cui sono stati “pulcini”.
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