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LA FACILITAZIONE
LA FACILITAZIONE
IL TUBO pagine 72 e 73
Interventi di semplificazione sul TESTO ORIGINALE
Sentendosi chiamare, Julie si fermò in mezzo alla strada.
– Fermati! Prendimi! – le diceva una voce metallica.
Julie si voltò, ma non vide nessuno.
La voce insistette: – Sono davanti ai tuoi piedi!
Julie vide sul marciapiede un piccolo tubo di metallo e lo raccolse.
– Appoggiami all’orecchio!
Udendo la voce risuonarle in mano, Julie si spaventò e lasciò cadere il tubo.
– Sta’ attenta! – protestò il tubo.
– Ma che succede? – disse Julie raccogliendolo nuovamente. – Non ho mai visto un
tubo che parla!
– E io non ho mai visto una terrestre tanto fifona! – grugnì il tubo.
Julie si voltò per vedere se ci fosse qualcuno, ma la strada era deserta.
– Cammina nella direzione che ti indicherò – ordinò la voce. – Va’ avanti finché mi
sentirai contare. Uno, due, tre...
Julie avanzò, lasciò la strada dove si trovava, ne attraversò un’altra e poi un’altra ancora
e finalmente arrivò al parco.
– Ferma!
Julie si fermò.
– Vengo da molto lontano, – disse il tubo – dalle stelle! Sono un poliziotto dello spazio.
Stavo inseguendo un ladro spaziale che si era rifugiato sulla Terra. Lui mi ha ferito e
non posso muovermi. Sono molto vicino a te: semplicemente non puoi vedermi. Ed è
meglio così, perché ti farei paura.
– Mi piacerebbe vederti – disse Julie in cerca dell’invisibile poliziotto.
– D’accordo, ma devi promettermi una cosa: dopo avermi visto devi lanciare il tubo
nella mia navicella, così potrò tornare a casa e farmi curare.
– Promesso!
– Allora portati il tubo all’occhio e mi vedrai.
Julie obbedì e scorse una cosa orribile che le fece drizzare i capelli. Era rotonda, ge-
latinosa, con pezzetti di corazza rossa, antenne pelose, grandi occhi simili a uova al
tegamino e proboscidi ricoperte di ventose.
Per lo spavento, Julie lasciò cadere il tubo ancora una volta.
– Mi hai fatto paura – ammise raccogliendolo. – E la navicella dov’è?
– Alla tua destra. Ricordati: appena mi avrai lanciato, mettiti al riparo!
– Farò del mio meglio – promise Julie.
Seguì le indicazioni e vide sull’erba una sfera luminosa alta come un camioncino, pog-
giata su quattro piedi a forma di missili. La porta rotonda era spalancata.
Julie si avvicinò. Dentro, intravide apparecchiature complicate.
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