Page 30 - SussiDIARIO dei linguaggi 5 - GRAMMATICA
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IL NOME


                                 Ricominciamo dal nome






                 RICORDO       la definizione

                  Il nome, o sostantivo, è la parola
                  che indica una persona, un animale
                  o una cosa (tra cui anche fatti,
                  luoghi, idee o sentimenti).





                        In una calda giornata di
                        sole, Diana e suo fratello
                        passeggiano nei vialetti
                        del parco con Ozzy.




               In base al significato, i nomi possono essere comuni o propri. Essi variano
               nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale).


                 LA FORMAZIONE DEL FEMMINILE

                •  Di solito si cambia la desinenza: orso           orsa, pittore        pittrice, leone       leonessa.
                •  In rari casi si modifica anche la radice: eroe           eroina.
                •  Per i nomi indipendenti si usa una parola del tutto diversa: genero                 nuora.
                •  Per i nomi di genere comune si mantiene la stessa forma: il dentista                   la dentista.
                •  Per i nomi promiscui si utilizzano le espressioni: falco maschio                femmina del falco.

                   LA FORMAZIONE DEL PLURALE


                •  Il plurale si forma modificando la desinenza del nome espresso al singolare.
                  Ecco i casi più comuni e alcune forme particolari dei plurali...

                   campanello        campanelli           bibita      bibite              poeta       poeti
                   paese       paesi                      ingorgo       ingorghi          ortica      ortiche
                   spiaggia       spiagge                 ciliegia     ciliegie           elastico      elastici
                   archeologo        archeologi           armadio        armadi           pendio       pendii

                •  Alcuni nomi maschili che al singolare terminano in -o, al plurale prendono
                  la desinenza -a e diventano femminili: (il) migliaio              (le) migliaia.

                •  I nomi invariabili mantengono la stessa forma: il bar              i bar, la città      le città.
                •  I nomi difettivi sono usati solo al singolare oppure solo al plurale: sale, stoviglie.
                •  I nomi sovrabbondanti hanno due diversi plurali, spesso di significato differente...
                               i gesti (movimenti)                                    i gridi (degli animali)
                  il gesto                                               il grido
                               le gesta (imprese grandiose)                           le grida (degli esseri umani)


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