Page 11 - GIRO DEL MONDO IN TANTE STORIE
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Sogni nel piatto





               Antichi, affollati mercati                C’era una volta un uomo molto attaccato all’unica cosa che
               In Marocco il mercato è chiamato          possedeva: un piatto di terracotta. L’uomo, che si chiamava
               suk. Già nell’antichità, qui si           Aziz, teneva sempre il suo piatto sulla testa per paura di
               potevano trovare tantissimi               perderlo, come se fosse stato un cappello. Non se lo toglieva
               prodotti: gioielli e capre, tessuti       mai, solo quando andava a dormire.
               e profumi, frutta secca e fresca,         Un giorno Aziz, recandosi al mercato, pensò che avrebbe
               oggetti in cuoio, in argento... Nei       potuto vendere il piatto e ricavarne dei soldi. E cominciò a
               mercati marocchini però c’era
               un ordine preciso da rispettare:          sognare a occhi aperti.
               i venditori della stessa merce si         Pensava: “Se vendo il piatto posso comprare una gallina; dalla
               mettevano vicini, in modo che             gallina avrò le uova, mangerò le uova, poi rivenderò la gallina
               l’acquirente potesse confrontare          e mi comprerò una capra. La capra mi darà dei capretti: uno
               qualità e prezzi.                         lo tengo per me, poi rivendo la capra e i capretti rimasti e con

                                                         il ricavato mi comprerò una bella mucca. Mungerò il latte,
                                                         ma potrei anche rivenderla... Certo che, se rivendo la mucca,
                                                         avrò un bel gruzzoletto!”.
                                                         Tutto assorto così nei suoi pensieri, Aziz arrivò al mercato e
                                                         si mise a girovagare tra tende e banchetti. C’era ogni sorta
                                                         di frutta e verdura e tappeti e ceste e vasi di terracotta e
                                                         gioielli e stoffe colorate... Aziz fantasticava sulla ricchezza che
                                                         avrebbe potuto accumulare se solo avesse avuto il coraggio di
                                                         vendere il suo piatto. Sarebbe diventato così ricco da rendere
                                                         felice Amila, la donna che amava ma che non poteva sposare.
                                                         “Avrò  finalmente  i  soldi  per  pagare  un  ricevimento  coi
                                                         fiocchi...” sognava “con festoni e musica e cibo in abbondanza.
                                                         Sì, ci sarà una musica bellissima che scalderà i
                                                         cuori e metterà le ali ai piedi degli invitati!”
                                                         Ascoltando  nella  mente  la  musica  del
                                                         suo matrimonio, Aziz si mise a ballare
                                                         sulla strada e tutti si fermarono a

                                                         guardarlo, stupiti.




               Per mani e capelli
               Come molte donne marocchine,
               Amila si tinge i capelli con l’henné,
               una polvere ottenuta triturando
               le foglie e i rami essiccati di un
               arbusto spinoso: la lawsonia.
               Questa polvere viene usata anche
               per decorare le mani con disegni,
               per truccarsi il volto, per tingere
               tessuti.
                                                                                                                             9
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