Page 12 - GIRO DEL MONDO IN TANTE STORIE
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Un piatto ricco                           Ballava Aziz sgambettando e agitando le braccia nell’aria;
               Che cosa se ne faceva Aziz del suo        ballava e rideva e cantava e assaporava la sua felicità. Finché
               inseparabile piatto? Lo usava di          non gli girò la testa e perse l’equilibrio. Il piatto di terracotta
               sicuro, oltre che come cappello, per      vacillò, si inclinò e, come trascinato dalla corrente verso
               mangiare il cuscus, il piatto tipico      l’abisso, cadde a terra e si ruppe in mille pezzi.
               dell’Africa Settentrionale.               Così finirono i sogni di Aziz, proprietario di un piatto di

                                                         terracotta.




                                                          La capra, il lupo e


                                                                      il cespo d’insalata




               La base è una semola di grano
               macinata e cotta a vapore, cucinata       Un giorno Alì arrivò sulle sponde di un fiume portando con
               in una speciale pentola di coccio,        sé una capra, un lupo e un cespo di insalata. Era tutto ciò
               a cui si aggiungono a piacere             che possedeva e non voleva perdere nessuno dei tre, ma
               carne e verdure. Il cuscus richiede       sulla barchetta che trovò lì ormeggiata non avrebbe potuto
               una lunga preparazione e una              trasportare tutto: c’era spazio soltanto per lui e un’altra cosa.
               lunghissima cottura.                      Così si sedette a pensare.
                                                         “Se attraverso il fiume con il lupo” si disse “e lascio la capra
               Antenati nomaDi                           su questa sponda, rischio che lei si mangi in un boccone il
               I primi abitanti del Marocco              bel cespo di insalata.”
               furono i berberi. Erano nomadi,
               mentre oggi sono stanziali (cioè
               vivono stabilmente in un luogo)
               e si dedicano all’agricoltura,
               all’allevamento e a forme di arte e
               artigianato, come la realizzazione
               di coloratissimi tappeti.

























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