Page 38 - investgaguida4
P. 38

•
                                                                   ASCOLTO E PARLATO   ITALIANO


                                         La fata gattina



               C’era una volta una bambina che si chiamava Lorenza e voleva viaggiare:
               però aveva paura. Di che cosa aveva paura? Del treno? Dell’auto? Dell’aereo?
               Dei ponti, delle gallerie? No: Lorenza aveva paura di non tornare a casa.
               – È facile partire! – diceva. – Ma se poi dimentico di tornare? O se dimentico
               dov’è casa mia? E se resto in giro, sperduta per il mondo?
               I genitori di Lorenza e i suoi fratelli non potevano mai fare viaggi più lunghi di cento passi,
               perché appena Lorenza non vedeva più la casa urlava che voleva tornare indietro.
               Un giorno il papà e la mamma di Lorenza dissero: – Basta, abbiamo deciso: noi andremo
               a fare un viaggio! Se tu verrai, bene; se no, resterai qui da sola!
               Quella notte Lorenza non dormì. Stava lì a girarsi nel letto, pensierosa, quando sentì grattare
               sul cuscino: aprì gli occhi e vide una fata dalla forma di gatto.
               – Passavo sui tetti... – disse la fata. – Ti ho sentita sospirare. Come mai non dormi?
               Lorenza, a bassa voce, raccontò il suo grave problema.
               La fata-gattina alla fine disse: – Se mi gratti un po’ qui e un po’ lì, posso aiutarti...
               Lorenza la grattò un po’ qui e un po’ lì, pazientemente. Poi la fata-gattina si alzò e sotto di lei
               Lorenza vide un gomitolo piccolissimo fatto di un filo così sottile che non si vedeva nemmeno.
               – Questo è il filo del Buon Ritorno... – spiegò la fata-gattina. – Basta che tu, quando parti,
               ne leghi un capo al pomo del letto e metti il gomitolo nella tua tasca: dovunque andrai,
               per quanto lontano, ci sarà sempre il filo a mostrarti la strada di casa.
               – Ma se si rompe? – chiese Lorenza. – Se ci inciampa qualcuno? Se si bagna?
               – Impossibile! – disse la fata. – Il filo è fatto di Nostalgina, una sostanza invisibile e infran-
               gibile: nessuno ci può inciampare, niente lo può spezzare.
               Poi la fata-gattina salì sul davanzale, e via per i tetti, senza un rumore.
               Il giorno dopo, Lorenza legò il capo del filo al pomo del letto e si mise il gomitolo in tasca.
               Partì con la famiglia, fece un lungo viaggio divertente, e alla fine tornò. E fece molti altri
               viaggi, e sempre ritrovò la strada di casa.
                                                                Roberto Piumini, C’era una volta, ascolta, Einaudi Ragazzi



                                                 La fata gattina


                  	 Racconta	il	succo della storia in	poche	righe.
               	   Lorenza	ha	paura	................................................................................................................................	e	per	questo	motivo

                   preferisce		.............................................................................................................................................................................................................	.

               	   Viene	in	suo	aiuto	..............................................................................	che	le	fornisce		.............................................................

               	   		..............................................................................................................................................................................................................................................
               	   		...........................................................................................................................................................................................................................................	.

               	   Lorenza	segue	il	suo	consiglio		.......................................................................................................................................................

               	   		...........................................................................................................................................................................................................................................	.


                                                                                                            39
   33   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43