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Attività 8



                        Apone e il popolo dei Piceni





               Apone era nato in una Primavera Sacra. Quell’anno c’era stata una durissima carestia, e
               uomini e animali avevano sofferto la fame. Così i sacerdoti del popolo dei Sabini avevano
               annunciato che la primavera successiva sarebbe stata una Primavera Sacra: i bambini nati
               fra marzo e giugno, una volta raggiunta la maggiore età, avrebbero dovuto andare lontano
               e fondare nuovi centri abitati.
               Quel momento era arrivato: Apone e gli altri ragazzi di quella primavera erano ormai
               grandi e dovevano partire. I sacerdoti celebrarono una cerimonia, poi la marcia dei gio-
               vani cominciò.
               Siccome i territori verso il mare erano già abitati da altri popoli, i ragazzi puntarono a ovest,
               verso le montagne. I sacerdoti avevano raccomandato di osservare attentamente gli animali,
               perché spesso era attraverso gli animali che gli dei comunicavano il loro volere.
               Apone, che aveva l’incarico di portare il vessillo del loro popolo, si era guardato intorno,
               ma nessun animale aveva manifestato la voce degli dei. Poi, attraversando una radura, ac-
               cadde un fatto strano. Mentre il gruppo dei ragazzi si era fermato, indeciso sulla direzione
                    da prendere, un picchio verde volò verso di loro e andò a posarsi proprio sul vessillo
                          di Apone. Fu solo un attimo, poi il picchio si staccò dal vessillo, riprese a volare
                              e superò le montagne. Ad Apone sembrò che il picchio volesse dire: “Per di
                                qua!”. Così il giovane disse ai compagni: – È il segno che aspettavamo.
                                  Gli dei ci hanno inviato un messaggero a indicarci la strada: dobbiamo
                                    seguirlo!
                                     Gli altri ragazzi furono d’accordo. Qualche giorno dopo aver superato
                                      le montagne, si trovarono a camminare sulle dolci colline che scen-
                                       devano verso il mare. Non era il mare dei loro padri, ma lì la terra
                                        era buona e non ci viveva nessun altro. I ragazzi decisero che quel-
                                        lo era il posto giusto per fermarsi: avrebbero costruito su quelle
                                         colline davanti al mare le loro città. Decisero anche che da quel
                                          momento si sarebbero chiamati “Piceni”, cioè “quelli del picchio”,
                                          e che un picchio verde sarebbe stato per sempre il loro simbolo.
                                                      Stefano Bordiglioni, Storie d’Italia prima dell’Italia, Einaudi Ragazzi



                               Indica con le X le risposte che ritieni corrette, basandoti sulle informazioni
                               che ricavi dal testo.
                                   Con quale termine si potrebbe sostituire la parola “vessillo”?
                                     Scarpa        Bandiera        Legno
                                   Che cosa vuole spiegare questa leggenda?
                                     L’origine del popolo dei Piceni

                                     L’origine del popolo dei Sabini
                                     Il significato della Primavera Sacra
                                   Secondo la leggenda, da quale popolo derivano i Piceni?
                                     Dagli Etruschi        Dai Latini        Dai Sabini



                           Obiettivo: Leggere e comprendere una leggenda relativa ai popoli italici.          23
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