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LEGGERE, CAPIRE E DESCRIVERE
                                IN VACANZA CON LA ZIA
                                IN VACANZA CON LA ZIA





            1 	Leggi	il racconto,	prestando	attenzione	a	tutte	le	sue	parti descrittive.	Spiega	a	voce
           	   il	significato	delle	parole	colorate,	poi	rispondi	alle	domande	sul	quaderno.


                                                             Il 15 luglio, zia Gisella è venuta a prendermi e siamo
                                                             partiti per Vallon de Gnac, dove sorge Castropilar, un
                                                             vecchio castello: lì avremmo trascorso le nostre vacanze.
                                                             Il castello si trova su una rupe a ridosso di un piccolo
                                                             paese. Quando siamo scesi dalla corriera era passato da

                                                             un pezzo mezzogiorno. Ci siamo avviati verso il castello.
                                                             Ho guardato la zia muoversi con passo deciso, scrutando
                                                             intorno... A me piace la sua sicurezza e quel suo modo
                                                             di osservare girando la testa in ogni direzione. Sembra
                                                             una gallina che si aggira nell’aia, sospettosa e attenta!
                                                             Ma la zia è molto, molto più intelligente di una gallina.
                                                             Arrivati in cima alla rupe, abbiamo suonato tre volte
                                                             prima che l’enorme portone del castello si aprisse len-
                                                             tamente, cigolando.
                                                             Sulla soglia sono comparse due curiose figure. Erano
                                                             un uomo e una donna: lui, però, più che un uomo sem-
                                                             brava un’enorme foca o un tricheco, e lei... una scopa!
                                                             Voglio dire che lui era grasso e grosso, con due baffoni
                                                             spioventi, la faccia larga e schiacciata, e la pelle lucida,

                                                             unta e un po’ grigiastra, che ricordava appunto quella
                                                             di una foca.
                                                             Lei, invece, era secca e rigida come un ramo d’inverno.
                                                             Mille rughe, rivolte all’ingiù, davano un aspetto seve-





             •  Dove si svolge la storia?
             •  In quale giorno e mese?

             •  Mentre zia Gisella si avvia verso il castello, che cosa nota Lillo?
             •  Perché Lillo sposta lo sguardo dalla donna all’uomo comparsi sulla porta?
             •  Perché il nome dell’uomo fa sorridere Lillo?

             •  Perché la vacanza non sembra cominciare bene?



            2 	Sottolinea	di	rosso	le	parti	del	racconto	che	descrivono	Gudrilla	e	di	giallo	quelle
           	   che	descrivono	Otario.



         114            Leggere,	comprendere	e	produrre	un	testo descrittivo;	rispondere	a	domande aperte.
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