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Didattica d’aula



               Se lo riteniamo opportuno, accompagniamo gli alunni a determinare le formule per il cal-
               colo dell’apotema e del lato di un poligono regolare. Seguendo la traccia di pagina 94
               del Sussidiario, suggeriamo di disegnare tre quadrati di lato 2 cm, 3 cm, 4 cm, quindi di
               tracciare l’apotema e di misurarlo, infine di dividere la misura dell’apotema con quella del
               lato: gli alunni evidenzieranno che il risultato è sempre lo stesso.
               Diciamo loro che questo numero è detto numero fisso e che questo rapporto costante
               si presenta in tutti i poligoni regolari. Continuiamo con la lettura della pagina del libro per
               conoscere i numeri fissi delle altre figure e per individuare le formule.



                 Il cerchio
               Dopo aver preso in considerazione tutte le caratteristiche del cerchio, ampliamo le cono-
               scenze dei bambini mettendo in relazione la superficie di questa figura con la superficie di
               altre figure che gli alunni conoscono bene: attraverso Attività 3 (pagine 26 e 27) di questa
               Guida, potremo accompagnare la classe a comprendere che il cerchio è la figura piana
               che contiene la massima superficie possibile. Distribuiamo il materiale e lasciamo che i
               bambini lavorino in gruppi cooperativi: essi potranno calcolare l’area delle figure usando
               le formule, oppure approfittare del fondo quadrettato per misurare l’area “in quadretti”.
               Fissiamo il tempo a disposizione per l’attività e lasciamo che i gruppi si autogestiscano,
               chiarendo che tutti devono poter partecipare e definendo che a ciascuno è riservato un
               ruolo, per esempio:
               •  lo scrittore, colui che scrive il testo una volta elaborato dal gruppo;
               •  il portavoce, colui che si rivolge all’insegnante o ai compagni a nome del proprio gruppo;
               •  il calcolatore, colui che è addetto all’uso della calcolatrice.
               Come sempre, prevediamo un momento collettivo di confronto.




                 Il volume: cos’è e come misurarlo
               Domandiamo ai bambini se conoscono il termine che si utilizza per indicare lo spazio oc-
               cupato da un oggetto e arriviamo così alla parola volume. Introduciamo quindi un modo
               sperimentale per misurare il volume di un solido e per confrontare i volumi di più solidi:
               muniamoci di un contenitore graduato e di oggetti che possano essere immersi in acqua.
               Riempiamo di acqua il contenitore e immergiamo un oggetto. Noteremo che il livello
               dell’acqua si alza perché l’oggetto sposta l’acqua del contenitore: la quantità di liquido
               spostato corrisponde al volume che occupa l’oggetto. Successivamente, osserviamo in-
               sieme agli alunni due oggetti e chiediamo loro di ipotizzare quale occupa più volume,
               perciò immergiamoli uno alla volta nel contenitore e registria-
               mo di quante tacche si alza l’acqua: l’oggetto che muove più
               liquido sarà quello con più volume.
               Proseguiamo allo stesso modo con più oggetti, affinché i bam-
               bini prendano confidenza con l’esperienza.

               Prevediamo l’introduzione delle misure di volume con l’utiliz-
               zo del materiale multibase. Partiamo dal centimetro cubo:
               osserviamo il cubetto e notiamo che si tratta di un cubo con il lato di 1 cm e che in esso
               si possono individuare tre dimensioni (larghezza, lunghezza e profondità), per questo la
               marca per indicarlo è cm .
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