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Didattica d’aula



                  Problemi con le espressioni aritmetiche
               Anche questo argomento si presta a un’attività in gruppi cooperativi.
               Dopo aver considerato tutte le regole relative alle espressioni aritmetiche, proponiamo il
               compito di inventare, mediante il lavoro in piccolo gruppo, una semplice situazione da
               risolvere con un’espressione.
               È consigliabile far precedere l’attività da un esempio collettivo: leggiamo il seguente
               testo e chiediamo ad alcuni alunni di drammatizzare la situazione, quindi individuiamo
               collettivamente la “catena di operazioni” utile alla risoluzione.

               Nel frutteto ci sono 2 peschi e da ciascun albero Giacomo racco-         2 x 8 – 5 + 3 =
               glie le prime 8 pesche mature. Mentre ritorna verso casa, Giaco-         2 x 8 – 5 + 3 =
               mo incontra una sua conoscente e le regala 5 pesche. Arrivato in
               cucina, mette le pesche nel portafrutta in cui ci sono già 3 pesche.     16 – 5 + 3 =
               Quante pesche ha a disposizione Giacomo per preparare un’otti-           11 + 3 = 14
               ma marmellata?


               Organizziamo quindi gli alunni in gruppi eterogenei, che dovranno drammatizzare la
               situazione prestando attenzione alla sequenza delle azioni per poi scrivere l’espressione
               corrispondente: ai compagni sarà poi affidato il compito della risoluzione. Lasciamo che
               i gruppi si autogestiscano e affidiamo un ruolo a ciascun componente del gruppo.




                  Le frazioni equivalenti
               Per facilitare la comprensione del concetto di
               equivalenza tra frazioni, potremo proporre
               ai bambini la realizzazione di una “speciale
               retta numerica”.
               Prima di lavorare alla linea dei numeri, consi-
               deriamo la rappresentazione delle due frazio-
               ni equivalenti 2/4 e 4/8 presenti a pagina 288
               del Sussidiario e lasciamo che siano i bambini a fare delle osservazioni: se necessario,
               guidiamoli a riflettere sul fatto che le frazioni hanno uguale valore anche se scritte in
               modo diverso.

               Successivamente procuriamoci due strisce di carta uguali e chiediamo agli alunni di rappre-
               sentare le frazioni equivalenti su rette della stessa lunghezza che vanno da 0 a 1; organiz-
               ziamo i bambini in gruppi e lasciamo che utilizzino il metodo che preferiscono (se la classe
               è numerosa potremo realizzare più rette numeriche). Sistemiamo le strisce una sotto l’altra
               e notiamo che le frazioni equivalenti sono collocate nello stesso punto: ciò conferma
               che hanno lo stesso valore.
               Anche la piegatura delle strisce
               in corrispondenza delle frazio-
               ni equivalenti potrà facilitare la
               comprensione.
               Se possibile, osserviamo quindi
               le rette per individuare altre fra-
               zioni equivalenti.


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