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ITALIANO



                 LA CONSONANTE M


                 La lettura dell’insegnante • pagina 48



                                      LE MONETE D’ORO DI MANGIAFUOCO
                   Mentre cammina per strada, Pinocchio sente una musichetta allegra.
                   – A scuola andrò domani! – decide il burattino. Segue la musica e si ritrova in
                   piazza, dove è arrivato il Gran Teatro dei Burattini. Pinocchio vorrebbe tanto as-
                   sistere allo spettacolo, ma bisogna pagare il biglietto e lui non ha denaro. Allora
                   vende il suo bel libro nuovo, con i soldi acquista il biglietto e si precipita dentro.
                   Non appena vedono Pinocchio, i burattini che stanno sul palco smettono di reci-
                   tare e gli corrono incontro facendogli festa.
                   – È proprio il nostro fratellino Pinocchio! – esclama Arlecchino.
                   Il pubblico protesta per l’interruzione, allora appare il burattinaio. È un omone brut-
                   to, con una gran barba nera lunga fino ai piedi, una boccaccia grande come un
                   forno e lo sguardo cattivo: si chiama Mangiafuoco. I burattini tremano di paura.
                   Mangiafuoco afferra Pinocchio esclamando: – Mi hai rovinato lo spettacolo! Ora
                   facciamo i conti... Resterai qui e reciterai insieme agli altri burattini!
                   Quell’omone mette proprio paura... Come strilla il povero Pinocchio! Come piange!
                   – Sniff! Sniff! Così non vedrò più il mio babbo! – si lamenta. – Lui che è stato
                   tanto buono e ha venduto la sua giacca per mandarmi a scuola... E ora chissà
                   come ha freddo! Sniff! Sniff!
                   Il burattinaio, che in fondo ha il cuore tenero, comincia a starnutire: – Etciù! Etciù!
                   Quando Mangiafuoco starnutisce, significa che è commosso.
                   – E va bene, vuol dire che dimenticherò quello che è successo... – sospira.
                   Poi regala a Pinocchio alcune monete d’oro da portare al suo babbo per com-
                   prarsi una giacca nuova.




                 LA CONSONANTE V

                 La lettura dell’insegnante • pagina 54




                                               LA VOLPE E IL GATTO
                   Dopo aver ringraziato mille volte Mangiafuoco, Pinocchio saluta i burattini
                   e si incammina verso casa. Ma ecco che per strada incontra una Volpe
                   zoppa e un Gatto con degli occhialoni scuri che finge di essere cieco.
                   – Buongiorno, Pinocchio! – lo saluta la Volpe.
                   – Mi conosci? – si stupisce Pinocchio.
                   – Conosco il tuo babbo... – risponde la Volpe.
                   Allora Pinocchio le chiede: – Come sta? Dov’è? Che cosa fa?
                   – L’ultima volta che l’ho visto tremava di freddo, poveretto... – lo informa lei.
                   – Povero il mio babbino... Ma ora che sono ricco, non tremerà più!
                   Pinocchio tira fuori dalla tasca le monete d’oro che gli ha dato Mangiafuoco e le
                   mostra a quei due, tutto orgoglioso. Il Gatto spalanca gli occhi dietro le lenti, ma

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