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IL PERCORSO DI ASCOLTO




                   Nella pancia di una balena, pagine 176 e 177


            Sembra una fiaba! E invece questa storia è vera, anche se sembra proprio impossibile.
            Un pescatore subacqueo di aragoste in Massachusetts, negli Stati Uniti, è stato inghiottito
            da una balenottera azzurra ma si è salvato grazie a un colpo di tosse del cetaceo.

            A raccontare l’incredibile fatto è stato lui stesso, Michael Packard, 56 anni, che ha parlato
            con l’emittente televisiva WBZ-TV dopo essere stato dimesso dall’ospedale. Il pescatore
            ritiene di essere rimasto intrappolato per una quarantina di secondi, durante i quali è
            riuscito a respirare grazie all’attrezzatura da sub.
            Packard era immerso a una decina di metri di profondità, quando è stato inghiottito da
            una megattera, un animale che può raggiungere anche 15 metri di lunghezza.

            «All’improvviso ho sentito questo enorme botto e tutto è diventato buio» ha raccontato,
            spiegando di aver pensato di essere stato attaccato da uno squalo e di stare per morire.
            Dopo un po’, però, ha realizzato che si trattava di una balena, perché non riusciva a
            sentire nessun dente e non provava dolore.
            «Ho pensato “Oddio, sono nella bocca di una balena, e sta provando a inghiottirmi”. Mi
            sono detto “Ok, è così, quindi sto per morire”» ricorda Packard, dicendo di avere pensato
            alla moglie e ai figli. Quando la balena l’ha sputato fuori, l’uomo è stato salvato dai suoi
            compagni di equipaggio nella barca di superficie.
            Un collega sub, Josiah Mayo, ha assistito al momento in cui Packard è stato sputato dalla
            balena, miracolosamente illeso, senza ossa rotte. L’ipotesi è che la megattera possa aver
            scambiato la sua tuta da sub per un gruppo di pesci.
            «Una storia mai sentita prima, un evento raro» ha commentato Jooke Robbins, direttore
            del centro studi sulle megattere di Provincetown.

            Serena Coppetti, in “Il mio primo quotidiano”, 13 giugno 2021






                                  Le letture

                                            dell’insegnante








                                     Il singhiozzo, pagina 39


            Oggi in classe Niccolò aveva il singhiozzo e non riusciva a farselo passare.
            Stavamo leggendo e, ogni tanto, a intervalli sempre uguali, arrivava da dietro
            un HIC! schioccante e sonoro come una schioppettata. Fra noi bambini si sentivano
            risatine soffocate.




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